Questa nube in espansione si è generata in seguito alla morte esplosiva di una stella massiccia. I filamenti luminosi si sono prodotti quando l’onda d’urto, ha interagito con la materia della cavità che si era formata grazie all’espulsione del forte vento stellare emesso dalla stella prima di esplodere.
A dispetto della complessità della nebulosa e della sua distanza da noi, (1500 anni luce) è chiaramente visibile il moto di alcune delle sue strutture delicate. I filamenti brillanti sono visibili per il bagliore dell’idrogeno ionizzato, in rosso, e dell’ossigeno, in tonalità blu.
Questi filamenti sono ancora in espansione e sono destinati a scomparire
Il Triangolo di Pickering prende il nome dal professor Edward Charles Pickering, direttore dell’Osservatorio dell’Harvard College. Dovrebbe però chiamarsi Triangolo di Fleming, perché è stato scoperto nel 1904 da Williamina Fleming, come parte del suo lavoro sulla valutazione delle lastre fotografiche. ma il merito andò al direttore dell’osservatorio di Harvard dove ella lavorava, come era purtroppo consuetudine del tempo.
Lei si rivelò fondamentale anche per la scoperta di altre nebulose e per la catalogazione stellare. Il suo lavoro fu poi riconosciuto dalla comunità scientifica, e fu nominata membro onorario della Royal Astronomical Society.