La notte delle STELLE CADENTI

Seguiamo le stelle cadenti in una notte senza fine

Alla scoperta del cielo con telescopi e binocoli, la mitologia delle costellazioni che ci accompagneranno durante la notte. 

Vi aspettiamo a Pian della Faggeta (Carpineto Romano – Rm) dalle ore 20.00 presso la zona denominata Pozzo Comune

Nello spazio con Nespoli

Nello Spazio con Nespoli, ecco gli esperimenti di Vita/ Perseo

Medicina e tecnologia, biologia e fisica. Sono 13 gli esperimenti di matrice italiana di cui si occuperà l’astronauta Paolo Nespoli durante la missione Vita sulla Stazione Spaziale Internazionale.

I loro risultati contribuiranno alle cure per numerose patologie, aumenteranno la nostra conoscenza dello Spazio e saranno utili a preparare le missioni di lunga durata del futuro, a partire da quella dell’Uomo su Marte.

L’Agenzia DIRE li racconterà, uno per uno, con interviste ai responsabili e visite ai laboratori in cui sono nati.

L’esperimento di cui ci occupiamo questa settimana è Perseo.

L’obiettivo è costruire un’armatura spaziale in grado di difendere gli astronauti dalle radiazioni cosmiche. In questa fase embrionale del progetto la protezione è affidata a una giacca piena di acqua. Paolo Nespoli la indosserà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Tecnicamente, cosa dovrà fare Paolo Nespoli sulla Stazione Spaziale Internazionale?

“Nespoli dovrà verificare che il design della giacca sia ben fatto, che il prototipo che abbiamo costruito sia semplice da utilizzare in termini di praticità, in termini di riempimento dell’acqua dal dispenser di bordo, e che, una volta indossato, gli permetta di muoversi liberamente. Non deve sentirsi impedito nei movimenti. Dovrà svolgere attività molto semplici per verificare che ci sia libertà di movimento e che l’astronauta riesca ad adattarsi a questo aumenti di massa. Siamo in assenza di gravità, ma l’astronauta si fa carico della massa di 20 litri d’acqua, deve imparare a muoversi. Deve poi svuotare questa giacca. L’acqua non viene sprecata, ma viene re-impiegata per i sistemi di bordo. Resta comunque a disposizione”.

Fonte: dire.it – di Antonella Salini

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Nello Spazio con Nespoli, ecco gli esperimenti di Vita/ Perseo

Stelle cadenti

Il cielo di luglio costellato da sciami di meteore, permette di osservare bene anche il pianeta nano Plutone, ben visibile con l’aiuto di un telescopio, accanto ‘danze’  che nascono dalle congiunzioni fra la Luna e Giove e fra Giove e Saturno. Nel frattempo il 3 luglio segna la massima distanza della Terra dal Sole, pari a 152.092.476 chilometri

In attesa di quelle di agosto, lo spettacolo delle meteore comincia già nella prima metà di luglio. In questo mese, spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai), aumenta il numero degli sciami delle stelle cadenti: in buone condizioni di trasparenza e oscurità, si potranno vedere anche più di 20 meteore l’ora.

Si comincia con le beta Capricornidi, il cui picco è previsto il 12 luglio: offrono inusuali meteore lente e brillanti, che nella maggior parte dei casi si frammentano con una spettacolare esplosione finale. Favorevole all’osservazione quest’anno sarà anche la corrente delle Aquilidi (tra il 17 e il 18 luglio) che sembra irradiarsi da un’area tra le costellazioni dello Scudo e dell’Aquila. Dalle costellazioni del Dragone, del Cigno e dell’Acquario, invece, sembreranno irradiarsi le omicron Draconidi, il 18 luglio, e le alfa Cignidi, tra il 20 e il 21 e le delta Aquaridi, alla fine del mese. 

Luglio è anche il mese dei ‘balletti’ tra i pianeti e la Luna e l’unico del 2017 con 5 fasi lunari: Primo quarto, Luna Piena, Ultimo quarto, Luna nuova, Primo quarto. Il primo luglio, la Luna al Primo Quarto si è avvicinata a Giove, mentre nella notte tra il 6 e il 7 luglio il suo luminoso disco si troverà in congiunzione con Saturno. Tra le prime luci dell’alba del 19 luglio si può assistere, invece, ad una suggestiva concentrazione di astri nella costellazione del Toro, con la falce di Luna calante, l’ammasso stellare delle Pleiadi, la stella Aldebaran ed il pianeta Venere. Il giorno successivo, al mattino del 20 luglio, la Luna si avvicinerà a Venere, mentre la sera del 28 luglio ripete l’incontro con Giove, nella costellazione della Vergine.

Il pianeta gigante sarà osservabile per tutto il mese, dopo il tramonto del Sole e fino a circa mezzanotte, quando si troverà già molto basso ad Ovest. Anche per Saturno prosegue un periodo di ottima visibilità, individuabile senza difficoltà nella costellazione dell’Ofiuco, mentre Venere sarà osservabile al mattino presto, prima del sorgere del Sole. Per chi osserva con un buon telescopio, luglio è il miglior periodo dell’anno anche per tentare di osservare Plutone. Il 10 luglio il pianetino si trova in opposizione al Sole e diventa quindi visibile per tutta la notte, a Sud nella costellazione del Sagittario.

Fonte: Ansa.it

Foto: Giancarlo Neccia

New Horizons

014 MU69, non sarà raggiunto da New Horizons prima del 2019, ma sta già destando l’attenzione degli scienziati. In particolare, i membri del team della sonda sono in attesa dei dati relativi all’occultazione stellare dello scorso 3 giugno, registrata in Argentina: ovvero il rapido passaggio di 2014 MU69 davanti a una stella.

Molti astronomi torneranno nel paese sudamericano il prossimo 17 luglio, in occasione della terza e ultima occultazione stellare di quest’estate.

Per l’evento del 3 giugno scorso – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – più di 50 membri del team di New Horizons hanno installato telescopi in Sudafrica e in Argentina, seguendo il percorso dell’oggetto e cercando di ottenere una rapida occhiata della durata non superiore ai due secondo di 2014 MU69. Fondamentale per la comunità scientifica, il supporto del telescopio spaziale Hubble e della sonda Gaia, che hanno fornito una serie di informazioni sull’oggetto.

Grazie alla combinazione dei telescopi, gli studiosi hanno catturato più di centomila immagini della stella occultata che saranno utili per studiare l’ambiente che circonda l’oggetto che orbita nella Fascia di Kuiper. Una prima scoperta riguarda le dimensioni dell’oggetto che potrebbero essere inferiori a quelle inizialmente stimate (20-40 chilometri).

“I primi risultati ci dicono qualcosa di interessante – commenta Alan Stern, responsabile della missione – abbiamo osservato l’oggetto dai siti pianificati, senza riuscire a rilevarlo. Ciò potrebbe voler dire che esso è altamente riflettente e più piccolo del previsto, o si tratta di un gruppo di corpi più piccoli risalenti agli albori del Sistema Solare”.

Queste supposizioni dovranno essere confermate dalle successive osservazioni del 10 e del 17 luglio. Il 10, l’osservatorio SOFIA della NASA utilizzerà il suo potente telescopio per sondare la porzione di spazio che circonda l’oggetto e per identificare gli eventuali detriti che potrebbero essere d’ostacolo alla sonda nei prossimi 18 mesi. Durante l’ultima occultazione estiva, invece, sarà Hubble a puntare i suoi occhi sui detriti con l’aiuto dei telescopi da terra che cercheranno di determinare le dimensioni di MU69 in modo più preciso possibile.
Per approfondire http://www.meteoweb.eu/2017/07/astronomia-missione-new-horizons-occhi-puntati-su-2014-mu69/929718/#F4ivmTsu3YjrX1ib.99

I Giganti del Cielo

Tutte le foto della bellissima manifestazione presso l’Osservatorio astronomico di Carpineto Romano.

L’Osservatorio astronomico di Maurizio Cassandra ha ospitato la bellissima manifestazione dal titolo “I Giganti del Cielo”, affluenza di pubblico oltre le 100 persone. Entusiasmo e partecipazione di famiglie e ragazzi incuriositi dallo spettacolo offerto dal cielo.

Giove, Saturno e la nostra Luna i protagonisti assoluti dell’evento.

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Riapre il Planetario

Planetario di Roma

Al via il progetto di Roma Capitale per rilanciare la divulgazione scientifica
Grazie ad una tecnologia avanzata sarà possibile viaggiare tra le stelle

La scienza a Roma ha una nuova casa. Dal 4 luglio negli spazi dell’Ex Dogana di San Lorenzo arriva Roma Planetario, il grande planetario digitale che raccoglierà il testimone della divulgazione astronomica, in attesa della riapertura del Planetario dell’Eur.

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